-Anonimo Veneziano-
00mercoledì 12 ottobre 2005 08:07
A Venezia si dice "in tecia" per intendere in casseruola... e si chiama "baccalà" quello che in realtà è lo stoccafisso.
Insomma, siamo un po' particolari, come avrete capito!
BACCALA’ “IN TECIA”
Un secondo molto gustoso che può diventare un piatto unico se servito con polenta e un contorno di insalata.
In realtà non si fa con il baccalà, che come sappiamo è salato, ma con lo stoccafisso secco e poi ammollato in acqua per almeno 48 ore.
Per realizzarlo ci servirà:
Stoccafisso bagnato, possibilmente marca “Ragno”
Cipolla
Capperi sotto sale
Acciughe salate diliscate e pulite
Salsa di pomodoro
Olio di oliva extra vergine o di semi, a vostro gusto
Poco latte
Sale e pepe
Prepariamo dunque il baccalà ben pulito dalla lisca e dalle spine e facciamolo a pezzetti con le mani. Toglieremo anche la pelle, che raschieremo dalle squame e taglieremo a pezzettini.
Triteremo la cipolla e la faremo appassire con l’olio in una casseruola.
Verseremo quindi il baccalà a pezzetti e lo faremo insaporire un po’. Aggiungeremo le acciughe ed i capperi e la salsa di pomodoro.
Aggiusteremo di sale e pepe e aggiungeremo un po’ di latte, che aiuta ad ammorbidire il baccalà durante la sua cottura.
Cucineremo abbastanza a lungo a fuoco lento, fino a che il sugo non sarà ristretto. Nel caso, il baccalà avesse bisogno di cuocere ancora, aggiungeremo un po’ d’acqua e la faremo consumare piano piano.
greedyforum
00mercoledì 12 ottobre 2005 11:05
princo
00giovedì 13 ottobre 2005 20:48
non è facile da fare
e ci vuole molto tempo
greedyforum
00giovedì 13 ottobre 2005 22:18
-Anonimo Veneziano-
00venerdì 14 ottobre 2005 09:41
"Ghe zè più giorni che luganega"...
(ci sono davanti a noi più giorni che salsicce...)
greedyforum
00venerdì 14 ottobre 2005 14:40