Non è una frattaglia, ma la coscia di montone castrato, trattata con spezie. E' il tipico piatto del 21 novembre (festa della Madonna della Salute, molto sentita dai Veneziani).
A me capita di farla, talvolta (è di non facile reperibilità, ormai, e la ordino da un macellaio di fiducia.
Faccio Come Giunela, la faccio bollire 3 volte sempre con sedano, carota, cipolla... e la mangio semplicemente bollita.
Le verze le cuocio a parte, "sofegae", come si dice a Venezia (soffocate, cioè stufate), cotte in questo modo:
faccio appassire la cipolla in olio di oliva extravergine, aggiungo le verze a julienne (proprio come Giunela!), abbondante rosmarino, sale e pepe. Faccio cuocere lentamente, finchè la verza è cotta e comincia ad "attaccarsi" al fondo della casseruola, affinchè prenda un bel colorino un po' dorato.
Eè un ottimo piatto se insieme ci cucineremo delle salsicce e lo serviremo con polenta calda non molto morbida. Odio quella polentina che servono col cucchiaio!...