00 18/03/2006 09:07
Re:
Ho fatto anche io le pangocciole. la mia ricetta e' leggermente diversa... ancora meno dolce e con un uovo solo, ed al posto dell'olio di oliva prevede l'olio di mais (non amo l'olio evo nelle preparazioni dolci).

Il risultato e' stato [SM=g27811]

Ingredienti :

250g. Di Farina Manitoba
300g. Di farina 00
250 g. Di Latte
30 g. Di Zucchero
50g. Di Olio di Mais
1 Uovo intero (+ 1 rosso per spennellare)
20 G. Di Lievito Di Birra
1 punta Cucchiaino Di Sale Fino
150 G Di Gocce Piccole Di Cioccolato.


Io ho usato il bimby... ma l'impasto puo' essere fatto anche a mano tranquillamente.

Ho riscaldato il latte a 37-40° ed ho sciolto il lievito e lo zucchero. Quando tutto e' amalgamato impastare aggiungendo la farina. Lavorare bene fino a far agglutinare parzialmente la farina... A questo punto aggiungere l'uovo, l'olio e la punta di sale. Continuare a lavorare fino a che l'impasto non e' elastico e si stacca bene dal piano di lavoro (io non dimentico mai di "sbatterlo" ben bene sulla spianatoia...).
A questo punto prendere la palla, ungerla e farla lievitare per un paio d'ore. Quando e' raddoppiata di volume aggiungere le gocciole velocemente e fare dei panini (circa 21-22). metterli sulla placca del forno foderata di carta forno, spennellarli di uovo battuto con un goccio di latte e far lievitare sino a raddoppio del volume. Infornare a forno caldo (circa 180-200° statico, sopra e sotto) per 15-20 minuti (io controllo la cottura sopra... quando mi sembrano troppo colorate le copro con carta argentata e passo il forno a solo sotto).

Il risultato lo ho fotografato... eccolo !!!!

[IMG]http://tinypic.com/rm7eya.jpg[/IMG]

Smack e buon appetito !

P.S.
chi ha altre ricette dei pangoccioli ???? [SM=x849088]

[SM=x848931] [SM=x849115]

[Modificato da garganna 18/03/2006 9.08]

[Modificato da garganna 18/03/2006 9.32]

Il passato è una terra straniera. Le cose vi avvengono in modo diverso da qui (Carofiglio).

Provarci e' sempre la cosa migliore, diceva Nonna Ada; soprattutto quando non hai alternative (Vallorani).

Quando il segreto rimane chiuso dentro non è per mancanza di uno che lo racconti, ma per mancanza di un orecchio che sappia ascoltare.